The Rescue
Bella gente
Donne di un altro mondo
Sono bella per te
Il giorno della festa
SLIDE50
1924
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Novità in catalogo

Prossimi appuntamenti

  • Venerdì 5 settembre - ore 18,30

    di Antonello Loreto

     

    L'autore ne discute con

    Giuseppe Tomei

     

     

    Libreria Polarville - Via Castello 47 - L'Aquila

  • Mercoledì 10 settembre - ore 18,00

    di Francesca Malerba

     

    Il ruolo della consulenza nella lotta alla violenza psicologica

     

     

     

     

     

    Via Flaminia 133 - Roma

  • Martedì 16 settembre - ore 17,00

     

    di Rossella Santilli

     

     

     

     

     

     

     

    Angeli Rock - Via Ostiense 193 - Roma

  • Martedì 30 settembre - ore 18,00

    di  Lucia Visca

     

    nell'ambito della rassegna

    Ostia incontra l'autore

     

     

     

     

    Il Corsaro- L.Mare Amerigo Vespucci 146 - Ostia

da Bella Gente, gente comune

Per quasi 15 anni, lavorando al TgrLazio, ho battuto in lungo e largo, seguendo la cronaca, Roma e tutta la regione.
La Capitale, afflitta da mille problemi, balzata alle cronache nazionali per tanti delitti, blitz delle forze dell’ordine, arresti eccellenti, manifestazioni di protesta, nasconde però un volto meno conosciuto ma che ho avuto la possibilità di svelare.
Un volto-mosaico di tante facce di persone che nelle periferie come nei Rioni del centro storico lavorano per il bene comune.

Un “lavoro” di solidarietà e di sostegno ad altri cittadini, creando comunità, spesso schiacciata dal peso dell’essere lontani dal centro e per questo dimenticati.

da Donne di un altro mondo

La manifestazione volgeva verso un epilogo prevedibile e cruento, quando all’improvviso, udendo dietro di sé uno scalpiccio di zoccoli, Angelo aveva visto Fina in groppa a un mulo, con una bandiera rossa in mano, affrettarsi verso il corteo dei braccianti alla testa di un gruppetto di donne affannate e scarmigliate. Qualcuna teneva un bambino per mano. Con loro, Fina era andata a mettersi in prima fila, davanti agli uomini. Avevano visto i carabinieri, che già avanzavano ad armi spiegate, esitare e poi indietreggiare. Il capitano, un giovanotto biondo e allampanato, temendo che per una strage di donne e bambini inermi sarebbe stato l’unico a pagare il conto, e consapevole che la sua brillante carriera sarebbe finita nell’ignominia, aveva ordinato la ritirata.

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